Le fregate americane del 1797

a cura di Alessandro BELLOTTO

 

 

 

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La riscossa del capitano Bainbridge

    Dopo la sconfitta morale subita nella baia di Tripoli, dettata dalle poco fortuite circostanze in cui la fregata Philadelphia si incagliò e che indusse il capitano William Bainbridge (foto 04) alla resa, nell’unico sacrosanto intento di risparmiare le vite al suo equipaggio, anziché battersi in un duello insostenibile e senza via d’uscita. Finalmente, il fato, si predisponeva nel concedergli quella giusta gloria che gli spettava.

   Il 26 Ottobre Bainbridge ricevette l’ordine di salpare da Boston e dirigersi verso il sud Atlantico per poi dirigersi lungo le coste del Brasile. Faceva parte del convoglio anche il brigantino Hornet da 18 cannoni. Il primo intento era quello si superare il blocco inglese e di unirsi poi con la fregata leggera “Essex” salpata a sua volta Baia del Delawuare e diretta anch’essa nel bacino meridionale dell’Atlantico. Durante una sosta a Bahia in Brasile per i consueti rifornimenti,  fu individuata la Bonne-Citoyenne, una corvetta inglese da 20 cannoni al ché, Bainbridge, lasciò la Hornet di guardia a Bahia e si diresse al rendez-vous con la Essex il cui punto d’incontro era a cabo Frio,  poche miglia a est di Rio de Janeiro. Così avvenne che navigando lungo la fascia del tropico del Capricorno, nel Dicembre del 1812 poco dopo Natale, la vedetta avvisto due vele, una diretta verso le coste del Brasile, mentre l’altra dirigeva proprio verso di lui e si stava avvicinando rapidamente. Si trattava della fregata inglese Java da 38 cannoni, catturata ai francesi un anno e mezzo prima al largo del Madagascar e posta attualmente al comando del capitano Henry Lambert. La Renommee, così si chiamava all’epoca, fu rimaneggiata dagli inglesi e ribattezzata col nome di Java, oltretutto era una nave molto veloce e più manovriera della Constitution.

   Bainbridge modificò la sua rotta dirigendosi verso sud est per allontanarsi dalla costa mentre Lambert, sfruttando la maggior velocità,  lo seguiva da vicino; verso mezzogiorno le due navi erano abbastanza vicine ed entrambe issarono le rispettive insegne. Due ore più tardi la Constitution aprì il fuoco con la batteria di sinistra. La Java rispose subito con la batteria di dritta e gli scafi di entrambe furono colpiti ma senza riportare gravi danni. Segui ancora un cannoneggiamento. A causa della maggiore velocità della Java il capitano Lambert si portò in avanti nel tentativo di tagliare la rotta alla Constitution per poterla  infilare con delle bordate ravvicinate mentre il suo avversario poteva sfruttare solo i cannoni di prora, ma Bainbridge intuì la mossa e virò di poppa riportandosi sul fianco della Java e continuando a sparare fiancata dopo fiancata.

   Lambert ritentò nuovamente di tagliare la rotta alla Constitution ma il capitano Baibridge ancora una volta fu rapido nella manovra e riportò la nave in rotta parallela al suo avversario e infliggendo, fiancata dopo fiancata, con la rapidità che caratterizzava i cannonieri americani e, ancora una volta, la supremazia dei cannoni da 24 Lb. cominciò a farsi sentire. A bordo della nave inglese cominciava a regnare un certo stato di confusione e i colpi della Java divennero sempre più disordinati. Un tiro più che fortuito della Java diverse la ruota a caviglie della Constitution uccidendo il timoniere, alcuni frammenti di bronzo volarono in aria e uno di essi si conficcò nella gamba di Baingridge,  rialzandosi a fatica fece sistemare dei paranchi in modo tale da poter governare ugualmente il timone,  la Java tentò di virare ancora ma le sue attrezzature erano danneggiate al punto che non poteva più manovrare a piacere mentre, la Constitution, virò rapidamente infliggendo due fiancate devastanti. L’albero di bompresso si spezzò e quel che rimaneva si imbrigliò su alcune attrezzature della Constitution, con le navi così accostate al capitano Lambert non rimaneva che comandare l’arrembaggio, ma un colpo di moschetto sparato dalla coffa della Constitution lo colpì al petto e cadde sul ponte, subito fu soccorso e trasportato sotto coperta. Cadde anche l’albero di trinchetto trascinando con se un garbuglio di manovre e liberando al contempo la Constitution; intanto il comando della Java fu assunto dal tenente Henry Ducie Chads e il combattimento continuò. Verso la metà del pomeriggio cadde anche l’albero di mezzana proprio sul fianco più impegnato della nave cosicché le scintille dei cannoni incendiarono i brandelli di vela della Java che appiccarono il fuoco un po’ ovunque. La Constitution si allontanò dalla Java o da quello che oramai poteva essere considerato, un relitto. Banibridge fece riparare le attrezzature che avevano subito danni e un’ora più tardi si riaccostò verso la nave oramai in balia delle onde, al ché, la bandiera inglese fu ammainata. (foto 20)

   Era una bellissima giornata di sole e la brezza marina solleticava il volto dei combattenti, ma per la Royal Navy fu un giorno estremamente nero.

   La Constitution fece ritorno a Boston dove fu accolta da un tripudio di folla e, William Bainbridge, ebbe finalmente il suo posto nell’olimpo dei capitani coraggiosi.

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