Le fregate americane del 1797 a cura di Alessandro BELLOTTO
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I ragazzi di Preble
Edward Preble, era nato a Portland nel Maine, il 15 Maggio
del 1761, e fin da ragazzo dimostrò una innata passione per il mare,
questo lo condusse ad arruolarsi ancora sedicenne su una nave corsara in
partenza per l’Atlantico. Dopo i burrascosi anni di gioventù trascorsi
in mare lo ritroviamo,
oramai uomo maturo, ad arruolarsi nella Marina da Guerra, non appena
fu costituita, con il grado di capitano. Già esperto marinaio, Preble, aveva
in passato combattuto contro le forze inglesi in qualità di allievo ufficiale, prima
a bordo della Protector, una fregata da 26cannoni, poi ancora come tenente a bordo
della fregata Winthrop da 12 cannoni, che incrociava lungo le coste del
Maine per dare la caccia ai corsari inglesi.
Preble dunque, in qualità di comandante della Constitution, nave
ammiraglia della squadra del mediterraneo, aveva al suo comando sei
unità da guerra tra cui una fregata Philadelphia da 36 cannoni; due
brigantini da 16 cannoni Angus e Siren e tre schooner da 12 cannoni
Enterprise Nautilis e Vixen, perciò da buon marinaio si trovò nelle
condizioni ideali per addestrare al meglio sia gli ufficiali che gli
equipaggi portandoli ad un livello eccellente. Preble era un uomo leale e
di elevate capacità tecniche nell’arte marinaresca ed era dotato di una
innata predisposizione alla
stratega navale, risoluto e intelligente, amministrava i suoi equipaggi
con fermezza e disciplina secondo un certo numero di precise regole, ma
sempre in modo onesto e diretto. Molti di quegli ufficiali sottoposti ai
suoi comandi, una volta raggiunto il brevetto, sarebbero diventati i
futuri capitani che dieci anni più tardi, durante la guerra con
l’Inghilterra (1812-1814) avrebbero tenuto testa alla Royal Navy. Stephen
Decatur,
Isaac Hull, Charles Steward,
William Bainbridge, Jiames Lawrence, Thomas Mavdonough e David
Porter. Questi uomini furono
senz’altro i maggiori protagonisti della principali vittorie americane
sul mare.
Un singolare aneddoto su Edward Preble che la storia ci riporta e che vale la pena
di essere citato, ne sottolinea la tenacia e la risolutezza
del suo carattere avvalorando
le sue imprese marinare…nel settembre del 1803, la sua forza
navale diretta nel mediterraneo, si trovava alla fonda nei pressi del mare
di Cadice in attesa di oltrepassare lo stretto di Gibilterra, una fitta
foschia rendeva la visibilità molto ridotta: all’improvviso nella semioscurità apparve la sagoma di un
veliero non meno identificato che rifiutò di farsi riconoscere, allorché
Preble predispose la Constitution al combattimento e salito sulle sartie
di mezzana intimò allo sconosciuto un ultimo avvertimento previo il tiro di una cannonata. La risposta non tardò
a pronunciarsi: “se lo farete vi restituirò una bordata”.
Preble incollerito ma ostentando una calma plateale rispose: “mi piacerebbe
proprio vederlo. Sto attendendo una risposta, che nave siete”? Ancora
una volta la risposta non tardò: “ questo è il vascello di linea
di sua Maestà britannica Donegal,
da 84 cannoni, sotto il comando di Sir Richard Strachen, mettetevi
in panna e mandate una lancia”. Certamente il buon senso di
Preble avrebbe dovuto trovare spazio più che alla sua intraprendenza, ma le cose
non andarono così. Preble non si scompose e con la medesima calma
rispose: “questa è la Constitution
da 44 cannoni, al comando del capitano Edward Preble, che io sia
dannato se manderò una lancia”. Poi rivoltosi al ponte disse: “ragazzi
accendete le micce”. Fu così che gli inglesi si arresero e
furono loro a mandare una lancia. In realtà di trattava di una fregata
leggera, la Meidston, da 32 cannoni.
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