Le fregate americane del 1797 a cura di Alessandro BELLOTTO
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I Comandanti
La Royal Navy dall’alto della sua superiorità in quanto forza
militare marittima e per la sua comprovata esperienza sul mare, dal canto suo riteneva, e a torto, che queste nuove unità per metà
fregata e per l’altra metà vascello, non possedessero delle capacità
operative di livello, inoltre apparivano ai loro occhi goffe e ingombranti
e le soprannominarono “tumble-home” una sorta di “casa cadente”
per di più le troppe vele le rendevano estremamente poco manovrabili. Era
anche loro opinione che su quelle navi si sarebbero formati dei comandanti
ed equipaggi maldestri.
A volte però la
troppa presunzione supera l’intelligenza con conseguenze altrettanto inaspettate.
Un eclatante quanto elegante esempio a riprova di ciò, ci viene riportato dagli annali di quell’epoca: nel 1799 la Constitution si trovò ad incrociare nelle acque delle Indie occidentali a caccia di navi corsare francesi, il caso volle che anche la Santa Margaretta, una fregata inglese, stazionasse anch'essa proprio in quelle acque. La Royal Navy infatti, fra quelle isole possedeva alcune basi e fu così che i comandanti di entrambe le unità si scambiassero gli onori; allorché il capitano Parker, inglese, dopo aver visitato la Constitution dichiarò che la sua fregata avrebbe battuto in velocità la nave americana e per suffragare ancor più la sua assoluta convinzione, mise in palio un barilotto di buon vino di Madera. Naturalmente il comandante della Constitution, Samuel Nichilson accettò la sfida. All’alba del mattino seguente un colpo di cannone sancì la partenza.
A quei tempi in capitano addetto alle manovre sulla Contitution era il
giovane Isaac
Hull, che non era
certo un pivello, anzi, aveva al suo attivo una buona esperienza come
comandante di navi mercantili, così nella fresca brezza mattutina spiego
al vento tutta la velatura possibile. Praticamente non vi fu gara, al
tramonto, la fregata inglese era lontana a poppavia della Constitution la
quale dovette mettersi alla cappa per essere raggiunta. Più tardi una lancia
inglese consegnò all’equipaggio americano, esultante,
una botte del buon vino di Madera. Ma non furono certo bravate come questa che resero celebri le imprese delle unità americane e dei loro comandanti; certamente furono dei temerari ma dimostrarono anche di saper combattere con coraggio e spirito di sacrificio, e il battesimo del fuoco per le artiglierie americane non tardò ad arrivare…era il 9 Febbraio del 1799, la Constellation incrociava nelle acque Caraibiche per scortare alcuni mercantili quando ecco che la sua vedetta avvistò all’orizzonte una vela, subito il capitano Truxtum, ansioso di combattere, si mise in rotta per intercettare il potenziale nemico; si trattava infatti de l’Insorgente, una fregata francese, una delle migliori della flotta napoleonica.
Avvenne così che nel primo pomeriggio di quel fatidico giorno le due
navi progressivamente accostarono con rotte sempre più vicine, tanto che gli equipaggi potevano scrutarsi da
dietro le rispettive postazioni di fuoco, Truxtum non perse tempo e diede
ordine alla batteria di dritta di fare fuoco, una micidiale bordata di 14
cannoni da 24 Lb. si abbattè sulla nave francese che subì seri danni con
l’abbattimento dell’albero di gabbia; i francesi risposero a loro
volta con una bordata dei loro cannoni da 18 Lb. subito dopo il capitano
dell’ Insorgente tentò di risalire al vento in modo tale da avere di traverso la
nave americana, ma la parziale disalberatura aveva ridotto la sua
manovrabilità, così fu il veliero francese a trovarsi al traverso della
fregata americana che approfittò del vantaggio e spiazzo ancora una volta
i francesi con una bordata ancora più micidiale che divelse alcuni
cannoni e uccise alcuni marinai. La Constellation proseguì la sua corsa
portandosi oltre la prua avversaria, quel tanto che i velieri si trovarono
su rotte parallele, l’Insorgente, si venne così a trovare sul lato
sinistro della Constellation dove la batteria di cannoni era già pronta
e, bordata dopo bordata, ridusse la nave avversaria all’impotenza. L'insurgente
perse l’albero di mezzana e le vele di trinchetto pendevano
a brandelli e tutti i cannoni del ponte di batteria erano scardinati
dall’affusto, nessuno rispondeva più agli ordini e il governo della
nave era in balia di se stesso. La Constellation
manovrò ancora per sferrare un’ulteriore attacco, ma il capitano
Barreaut, fece ammainare la bandiera e l’Insorgente fu considerata
preda.
Alla luce dei fatti dunque il Congresso diede un’ulteriore
impulso agli eventi, stanziando nuovi fondi al fine che fossero costruite e
portate a
termine anche le altre tre fregate del progetto originale.
Si trattava della “Chesapeake” in costruzione nel cantiere di
Gosport, il cui nuovo progetto fu affidato alle idee di Josiah Fox che ne
trasformò le dimensioni e armamento, riducendo a 38 cannoni la sua
capacità di fuoco, il risultato fu un veliero dalla linea snella ed
elegante che il 20 Giugno del 1799 scivolò in acqua planando con
l’eleganza di un cigno.
L’altra unità fu varata a Portsmouth il 15 Agosto dello stesso
anno, si trattava della “Congress” anch’essa di 38 cannoni.
Ed in fine la “President” da 44 cannoni, fu varata a New York
il primo di Aprile del 1800, risultò poi essere senza dubbio la più
veloce tra le consorelle e questo grazie alle modifiche apportate dal
progettista William Doughty, che ne modificò un po’ le dimensioni e
riducendo ulteriormente il bordo libero.
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