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Storia dell'Aviazione Navale Italiana

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Al lato:

Il primo elicottero Bell 47 G entrato in servizio nella Marina Militare.

(Foto Ufficio Storico)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In basso:

Golfo di geta, Luglio 1953 il primo appontaggio di un elicottero Bell 47 G a sul ponte dell'incrociatore Garibaldi.

 

(Foto Ufficio Storico)

     Giungiamo cosi al 1° agosto del 1956, quando viene costituito ufficialmente il Primo Gruppo Elicotteri M.M. (Grupelicot-uno) che e ubicato a Terrevecchie, un’area dell’Arsenale  di Augusta, da dove operano i primi sette AB-47 G.

     Un anno più tardi si aggiungeranno a questi, altri diciotto Agusta-Bell AB-47 J3, una versione più potente, ma che non può imbarcare contemporaneamente sia gli apparati di ricerca che l’armamento A/S; viene così deciso di realizzare due differenti configurazioni: una "hunter" con un apparato sonar EER per la scoperta del sommergibile, ed una "killer" armata con un siluro Mk 44 ad autoguida acustica.

     E' un periodo pionieristico in cui la Marina Militare, pur utilizzando una macchina che presenta ancora notevoli limiti operativi, acquisisce le prime importanti esperienze con l’elicottero, elaborando una dottrina d’impiego del mezzo ad ala rotante, intuendo la grande potenzialità del binomio nave-elicottero, tanto che da questo momento tutte le sue principali unità saranno realizzate con un ponte di volo ed un hangar per uno o più aeromobili, una scelta in seguito imitata da tutte le marine del mondo.

     In particolare questa tendenza venne inaugurata dalla fregata portaelicotteri Luigi Rizzo,  che entrò in servizio nel 1961; si trattava della prima Unita Militare della Classe "Bergamini" che dispose di un ponte di volo e di un hangar telescopico destinati alle operazioni di volo con un elicottero leggero.

     Questo tipo di Unità della Marina Militare ha costituito, agli inizi degli anni 60, un po’ il fiore all’occhiello del nuovo naviglio, poiché furono le prime navi di scorta al mondo ad avere imbarcato un elicottero con caratteristiche antisom...per gli appassionati di tecnologia e/o di statistiche, suggerisco di visitare il File "Monografie Navali" che trovasi nel medesimo sito.

     A questo punto è doverosa una nota di carattere politico militare, che ne sottolinei l'importanza geostrategica che la nostra Marina ha assunto nel quadro della cooperazione in seno al "Patto Atlantico" a fronte di blocchi contrapposti che esercitano pressioni sempre più significative di carattere sia politico-economico che etnico-religioso, ivi comprese le tensioni in aree sempre più sensibili che si affacciano nel catino del Mediterraneo quali il Nord-Africa, il Medio Oriente o le recenti vicissitudini dei popoli Balcanici sino all'attuale situazione delle civiltà Mesopotamiche. Ad onde, l'opera e le funzioni operative nella salvaguardia e la stabilità dei traffici marittimi, pone la nostra forza ad usufruire di mezzi sempre più all'avanguardia tecnologica e che si allinei ad un nuovo modello di difesa sia per i sistemi d'arma e sia all'impiego aereo. I moderni velivoli ad ala portante e ad ala fissa possono e/o costituiscono un'avanguardia oramai indispensabile per una moderna Marina Militare.


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