SH-3D Sea King
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Dopo cinque anni in cui si alternano successi a fallimenti, tra cui gravi problemi nell'interfacciamento con l'avionica dell'elicottero, gli studi su questo sistema vengono abbandonati per lasciare spazio allo sviluppo del nuovo sistema OTO Melara Marte Mk-2.
Gli ultimi sei esemplari del
Sea King acquisiti dalla Marina Militare sono invece nell'ultima versione sviluppata
dall'Agusta che è nota come SH-3D/H; su questi elicotteri a livello strutturale è stato
rinforzato il pilone di coda, il che ha comportato un leggero incremento della superficie
dell'impennaggio orizzontale e della lunghezza delle pale del rotore anticoppia.
All'esterno i nuovi SH-3D/H
sono facilmente riconoscibili per la protezione posta davanti alle prese d'aria dei motori
onde evitare l'ingestione di corpi estranei e dell'acqua marina, e soprattutto per le
numerose bugne poste su tutta la fusoliera che contengono i sensori del sistema ESM/ECM
Elt 2651 dell'Elettronica, una particolarità che tra l'altro è valso al velivolo il
soprannome ufficioso di "Mazinga".
Attualmente sono rimasti in servizio 29 esemplari dei 36
ricevuti in totale dalla Forza Armata, che appartengono a quattro versioni note presso i
Reparti come A-B-C e D.
Non si tratta comunque di una suddivisione precisa perché, come
sempre accade quando un velivolo viene acquisito in diverse serie e in un lungo arco di
tempo, anche la linea di volo dei Sea King della Marina Militare è
eterogenea, ed è facile osservare sui piazzali delle Maristaeli o a bordo delle unità
maggiori, elicotteri di una delle prime versioni su cui sono state retrofittate solo
alcune modifiche di una serie successiva.