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"La Serenissima Repubblica"

a cura di Alessandro BELLOTTO

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Costantinopoli

    

      La tradizione storica vuole che la città di Costantinopoli sia stata fondata da Costantino sin dal 330 d.C. In realtà, quello fu l’anno in cui Costantino la consacrò come tale con l’intento di farne una “nuova Roma” conosciuta poi in occidente come “Costantinopoli” la città di Costantino in onore del suo fondatore. La cosa strana è che Costantino non vi abitò mai, egli aveva posto la sua residenza a Nicomedia, una cittadina dislocata quasi di fronte a Costantinopoli.  La vera storia e il vero fondatore di questa città si perdono quasi nella notte dei tempi infatti: secondo un’antica leggenda,  700 anni prima di Cristo, un navigatore greco di nome, Bisanthe, approdò nel territorio del Bosforo portandosi dietro un profezia di Delfo che non era mai riuscito a comprendere del tutto, la quale diceva che un giorno  …davanti ai ciechi,  fonderai la tua città.  Durante la sosta, un mattino, sentì per caso asserire da alcuni suoi marinai che avevano perlustrato le alture circostanti, che non avevano mai visto un luogo così bello anzi, talmente bello che innanzi a cotanto splendore erano rimasti quasi ciechi. Nell’udire quelle parola,  Bisanthe, non ebbe più dubbi, salì anch’esso sulla collina per ammirare ciò di cui parlavano i suoi uomini e constatò di persona che non aveva mai visto al mondo un luogo più bello e qui, pago del destino di Delfo, fondò la sua città, e così ebbe origine Bisanzio. In pochi anni essa crebbe si sviluppò e progredì a tal punto da fare invidia alla stessa Atene e divenne potente e ricca al punto che tutti la chiamarono “porto d’oro” in seguito “Corno d’oro” e finalmente “Miklagard” cioè: “grande città”.

     Quando vi arrivò Costantino contava già più di 500 abitanti ed era fiorente nel commercio ed anche ben protetta da mura, e per mille anni molti ardimentosi condottieri non riuscirono mai a conquistarla. Condottieri come Dario re dei Persiani e così come tanti altri; persino Filippo re di Macedonia, padre del grande Alessandro, non riuscì a conquistarla anzi, fu proprio per merito suo se indirettamente fu il promotore della bandiera bi-millenaria ed è la più antica del mondo e che mai nessuno volle più modificare.

Si narra infatti che Filippo pose d’assedio la città e, notte tempo, voleva espugnarla, allorché intimò ai suoi uomini di muoversi in gran silenzio proprio per colpire la città di sorpresa mentre tutti dormivano ma, sfortunatamente, alcuni soldati sugli spalti al pallido chiarore della luna al suo primo quarto si accorsero di quanto stava accadendo e, silenziosamente, svegliarono gli altri e prepararono una contro-sorpresa… lasciarono entrare i Macedoni in città e poi li assalirono massacrandoli tutti. Ebbene: in ricordo di quella notte il simbolo della mezza luna in una notte stellata venne posto nel labaro della città e in seguito tutti i Turchi lo adottarono come simbolo nella loro bandiera, e ancora oggi tale è rimasto. Dopo la sua caduta, nel 1453, i Turchi cambiarono il nome alla città e la chiamarono “Islambul” tradotto poi in "Istambul", che significa  “centro dell’islam”.

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