Lezione Dodicesima

a cura di Alessandro BELLOTTO

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Cenni sulla chimica del fuoco e impianto antincendio

 

 

A questo punto però bisogna significativamente fare una precisazione ovvero:  affinché un corpo combustibile, sia esso benzina o legno o del Kerosene o della nafta o altro ancora, possa bruciare, bisogna che questi cambi di stato fisico ovvero, si trasformi in aeriforme. Bisogna distinguere tra solido, liquido, aeriforme. Qualsiasi elemento che esista in nature per bruciare deve cambiare di stato fisico, eccetto i gas che già di natura sono aeriformi. Quando vediamo della legna bruciare in un caminetto, in realtà vi è un repentino cambiamento di stato fisico. Per i liquidi è già più semplice perché il passo per cambiare di stato fisico è più breve, non per nulla sono più infiammabili rispetto un corpo solido. (Ad esempio la benzina emette vapori infiammabili già a 0° centigradi). Ed in fine i gas ancora di più sono pericolosamente infiammabili. Comunque sempre, per bruciare bisogna avere il combustibile sotto forma di un gas.  

Ciò premesso, tutti noi nella nostra vita abbiamo sentito spesso enunciare questo proverbio “non mettere la paglia vicino al fuoco altrimenti, prima o poi, finisce col bruciare”. Cosa sta  significare? Semplicemente che la paglia (combustibile) vicino al fuoco (temperatura di accensione) e in presenza dell’aria cioè dell’ossigeno, (comburente) incomincia a bruciare. Questo ci insegna che per spegnere un incendio bisogna in qualche modo scindere, almeno un elemento dai tre che compongono la combustione.

 

 

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