Lezione prima

a cura di Alessandro BELLOTTO

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Concetto di nave e la sua galleggiabilità

 

 

Un altro vocabolo che viene usato nel linguaggio navale è la portata, essa non è altro che la differenza tra il Dislocamento della nave a pieno carico e il Dislocamento della nave scarica. Questa differenza prende il nome di postata lorda o esponente di carico e si misura in Tonnellate.

 Vi è anche un’altra misura che viene usata nel calcolare il carico di bordo ovvero, la stazza, che si misura in Tonnellate di stazza. ( 1 Tonnellata di stazza equivale a 2.832 mc.) e si riferisce ai locali chiusi o richiudibili adibiti a guadagno. Questo sistema di calcolo viene usato maggiormente nelle navi da carico come ad esempio: le petroliere del giorno d’oggi, che trasportano il greggio dai paesi produttori alle centrali di raffinazione, oppure come nel passato, i Clipper, che trasportavano lana cotone o the, lungo le rotte australiane ed effettuando le attraversate oceaniche in tempi veramente da record. In proposito va sicuramente citato il Cutty Sark (foto 1) (foto 2) che detiene il record: Sidney-Londra in soli 73 giorni sfruttando la sola forza eolica.

A questo punto sorge spontanea una domanda, e cioè: “ma quanto carico può imbarcare nelle stive una nave” ? Ovviamente qualsiasi armatore vorrebbe imbarcare il maggior tonnellaggio possibile di mercanzia a scopo di guadagno però, questo andrebbe a scapito della sicurezza. Ma vediamo perché! Più carico si stiva a bordo nella nave e maggiormente la neve si immerge e questo fa diminuire il bordo libero. Questa è una quota essenziale della nave e si definisce come segue: “ è la distanza che intercorre tra la linea di galleggiamento (mare) della nave a pieno carico e la superficie del ponte di coperta, supposta e prolungata a murata”.  

(vedi il punto 1della Fig. 3)

(Fig. 3)

nella sezione trasversale osserviamo alcune importanti quote di una nave:

                     punto  1 -   l’altezza del bordo libero dell’opera morta

                     punto  2 -   profondità di immersione o pescaggio

                     punto  3 -   profondità di carena dell’opera viva

 

 

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