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AB 212 ASW

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    La "spina dorsale" della componente di volo ad ala rotante della Marina Militare e costituita dall’Agusta-Bell AB 212 ASW, un elicottero che per le sue ridotte dimensioni può operare anche da bordo delle unità minori e che rimarrà in linea almeno per tutto il primo decennio del 2000, periodo in cui verrà sostituito progressivamente dagli NH90.
Decollo di AB 212 ASW dalla Base di Luni

    Dei 59 esemplari acquisiti dalla Marina Militare, attualmente ve ne sono in servizio 53 di cui 5 sono stati modificati in versione ECM/ELINT, più nota come "Eligufo" altre 5 macchine sono state destinate al NLA (Nucleo Lotta Anfibia) dopo la rimozione degli apparati ASW, mentre i restanti 43 hanno mantenuto l’originaria configurazione ASW.
   
Questo elicottero è il risultato di un programma autonomo dell’azienda italiana Agusta che nel dopoguerra aveva accumulato una notevole esperienza sul mezzo ad ala rotante producendo su licenza elicotteri dell’americana Bell prima l’AB 47 e in seguito l’AB 204.

    Di queste macchine l’Agusta aveva sviluppato per conto della Marina Militare anche delle versioni imbarcate con equipaggiamenti ASW, acquisendo così una notevole capacità in questo particolare settore, tra l’altro l’azienda aveva realizzato in proprio anche il piccolo elicottero navale monoposto A.106 di cui furono realizzati due esemplari.   

    Forte di questa esperienza, nel 1971 l’azienda si dedicò alla realizzazione di una versione navale dell’AB 212, ultimo nato della fortunata famiglia degli elicotteri "Huey" della Bell che avevano riscosso un enorme successo a livello mondiale; questa macchina era particolarmente indicata per una "navalizzazione", perché, oltre ad essere più spaziosa dell’AB 204 da cui derivava, era dotata di una propulsione bi-turbina ideale per operare sul mare in sicurezza, in quanto l’avaria di un solo motore avrebbe consentito comunque al velivolo di fare ritorno sull’unità.


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