SH-3D Sea King
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L'origine
dell'elicottero medio-pesante della Marina Militare risale al lontano 1957, quando la US
NAVY commissionò alla Sikorsky lo sviluppo di un elicottero ogni-tempo antisommergibile
"hunter-killer", cioè dotato di autonoma, capacità di individuazione e
neutralizzazione dei battelli.
Il prototipo volò
nel 1959, e dopo soli due anni
iniziarono le consegne alla marina americana di quello che sarebbe stato denominato
SH-3A
Sea King. Dai tavoli dei progettisti della Sikorsky era scaturito un aeromobile
dotato di eccezionali caratteristiche di volo ed operative, tanto che nel tempo ne sono
state sviluppate innumerevoli versioni; tra l'altro la licenza di costruzione del
Sea King
è stata acquistata da diverse aziende aeronautiche del mondo che hanno contribuito così
alla sua eccezionale diffusione. L'elicottero è stato infatti adottato da tutte le marine
occidentali. Nel novembre del 1965 anche l'italiana Agusta acquisì dalla Sikorsky la
licenza di produzione del SH-3D, la versione ASW del Sea King più aggiornata.
Già da circa
due anni l'elicottero americano aveva destato l'interesse della Marina Militare Italiana
che l'aveva prescelto quale sostituto dei suoi Sikorsky SH-34 G/J Seabat, e infatti di lì
a poco la Forza Armata formalizzò all'azienda di Cascina Costa l'ordine per un primo
lotto di 24 SH-3D.
Nel 1966 personale della Marina Militare si reca negli Stati Uniti per effettuare
il "passaggio macchina" sul Sea King, mentre in patria vola già un SH-3D, si
tratta in effetti di un elicottero Made in U.S.A. acquistato dall'Agusta per fare
esperienza e per permettere l'addestramento del personale, questo esemplare sarà il
secondo consegnato alla Forza Armata nel 1969.