NH 90 |
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Agli inizi
degli anni ottanta diverse nazioni europee cominciarono a porsi il problema della futura
sostituzione degli elicotteri medi in servizio nelle loro forze aeree, ed in tal senso in
ambito NATO furono avviati diversi studi di fattibilità per verificare la possibilità di
sviluppare un elicottero da trasporto tattico per le forze terrestri (TTH Tactical
Transport Helicopter), e quello di un aeromobile per le operazioni
navali
compatibile con
le future fregate della NATO (NFH NATO Frigate Helicopter).
In effetti, i "numeri" di questultima versione non
erano significativi, e per questo in ambito NATO si cercò di integrare i due progetti in
un unico programma per lo sviluppo di un aeromobile "base" da cui fosse poi
possibile estrapolare le due differenti versioni, e a tal fine fu costituito il NATO
Industrial Advisory Group "NIAG SG14" (1983/84) nel cui lavoro e possibile
ricercare l'origine concettuale del programma NH90 (NATO Helicopter for the 90's).
Mentre alcune nazioni abbandonavano il progetto preferendo sostenere programmi autonomi
delle rispettive industrie elicotteristiche, nel 1985 i governi dei paesi interessati
promuovevano uno studio di fattibilità e di predefinizione che porterà alla
presentazione di un preventivo globale di spesa e di un'ipotesi di tempi dattuazione
da parte delle industrie nazionali coinvolte nel programma NH90. Purtroppo nel 1987 la Gran Bretagna e la sua industria elicotteristica abbandonano il
programma, NH90, pur continuando a collaborare con altri partners europei nel programma EH
101: e il primo di una serie di contrattempi che caratterizzeranno lo sviluppo del
programma NH90, con i governi partecipanti da un lato costretti a fare i conti con le
continue riduzioni alle spese militari, e da un altro impegnati legittimamente a difendere
le proprie politiche industriali, cercando in particolare di ottenere il massimo per le
rispettive industrie nazionali nella suddivisione del carico di lavoro allinterno
dei programma stesso.