I Vascelli da guerra  

a cura di Alessandro BELLOTTO

 

 

 

 

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  Cosa ci dice la storia

   Non vi è dubbio alcuno che dopo la scoperta del nuovo mondo avvenuta nel 1492 ad opera del navigatore Genovese, la vecchia Europa fu proiettata verso un’epoca di scoperte e di conquiste. Una volta assodato che la terra era rotonda e che non si correva più il terrificante pericolo di cadere in nessun baratro, un nuovo fervore accese anche le mentalità più ataviche e spinse la civiltà occidentale a mutare le sue dottrine e a sovvertire il mondo del commercio. A cavallo del secolo quindi si scatenò quella che doveva diventare la corsa ai domini, ma per fare ciò bisognava avere il controllo del mare e fu subito chiaro, che chi ne possedeva il controllo, possedeva le chiavi per controllare le potenziali ricchezze del mondo. Oramai i traffici all’interno del mare conosciuto erano troppo consolidati e combattuti, specie dopo la caduta di Costantinopoli ad opera dei Turchi nel 1453, che sottraeva agli stati europei, i fruttuosi commerci con l’oriente, comprimendoli economicamente gli uni contro gli altri. Oramai l’Europa precolombiana sentiva il bisogno di nuovi spazi e i tempi erano oramai maturi per una nuova avventura. Questa nuova via, aperta da Colombo, costituì un nuovo ordine e Spagna e Portogallo furono le prime ad approfittare dei nuovi confini e per quasi un secolo, furono le padrone incontrastate dell’oceano, e, in maniera decisamente opportuna, trasportarono in patria le molte ricchezze che riuscirono a razziare nei loro nuovi possedimenti. Contemporaneamente però, nel catino del mediterraneo, la Spagna si stava consumando in una guerra navale contro i Turchi che non pendeva sostanzialmente né da una né dall’altra parte, nonostante la clamorosa sconfitta inflitta agli ottomani nella battaglia di Lepanto nel 1571, ad opera di Don Giovanni d’Austria. Ciò nonostante, questi ultimi, non cessarono mai di belligerare, costituendo un continuo stillicidio che si consumava nel fianco della Spagna cosicché, nel 1580, Filippo II° definito il “re prudente”, concluse un armistizio con i Turchi e nello stesso anno, improvvisamente, volse i suoi interessi verso una nuova politica e conquistò il Portogallo. Questa brillante impresa valse alla Spagna il dominio incontrastato degli oceani.

 

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