I
leggendari Clipper a cura di Alessandro BELLOTTO
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Le vicende del Cutty Sarck Dunque il Cutty Sark sei mesi dopo il varo salpò alla volta di Shanghai per il suo viaggio inaugurale, ma la traversata non fu particolarmente veloce, la nave impiegò 104 giorni per giungere in Cina, infatti il Capitano Moodie agli inizi ebbe qualche difficoltà nel trovare il giusto equilibrio con la velatura. Tuttavia il Cutty Sark nei momenti in cui l’assetto era buono, segnò delle ottime andature: 343 miglia e oltre al giorno. Nel viaggio che intraprese l’anno successivo, ancora una volta il Cutty Sark, non ebbe molta fortuna e fu ancora una volta il Thermopylae ad avere la meglio, anche perché quest'ultimo fu favorito dalle condi-meteo. Finalmente il 18 Giugno 1872 in occasione del suo terzo viaggio, il Cutty Sark e il Thermopylae, poterono misurarsi in una diretta competizione velica e infatti, entrambe le navi, salparono da Shanghai con la stessa marea. Subito nel discendere il mare della Cina entrambe furono avvolte per tre giorni da una fitta nebbia, ma quando finalmente il tempo volse a schiarirsi, entrambi i comandanti si diressero rapidamente verso lo stretto della Sonda. Fino a quel momento i due velieri procedevano appaiati. Una volta entrati nell’oceano Indiano si persero di vista e il Cutty Sark, favorito dai venti poté mantenere una andatura piuttosto sostenuta, quel tanto da distanziare il suo avversario di oltre 400 miglia. Verso la fine della prima decade di agosto però, ebbe la sventura di incappare in un fortunale violento e alle ore 06.30 del giorno 12, accadde quello che nessuno avrebbe mai pensato e cioè: proprio mentre il Capitano Moodie si stava accingendo a doppiare il Capo di Buona Speranze, un’onda anomala strappò il timone che colò immediatamente a picco. Moodie tentò di issare un timone provvisorio attrezzando un pennone posto dietro la poppa ma non ottenne alcun risultato, così si mise alla cappa e si accinse a costruire un timone di fortuna. Ci vollero alcuni giorni, ma alla fine il carpentiere riuscì a realizzare e a sistemare il nuovo timone e Moodie, il 21 Agosto, poté riprendere la navigazione. Per tutto il mese successivo il Citty Sark mantenne una buona andatura, ma la sorte aveva in serbo ancora qualche cosa: il 20 Settembre l’asta del nuovo timone si spezzò, così il malcapitato Moodie, dovette nuovamente procedere alla riparazione. Questa volta però il Citty Sark si rimise in navigazione quasi subito e, favorito dalle condizioni del tempo riuscì a percorrere sino a 483 Miglia in un solo giorno e quando finalmente arrivò a Londra, scoperse che il suo avversario era arrivato da appena una settimana, questo fece intuire che se non fosse stato costretto, dalle malaugurate circostanze a fermarsi per le riparazioni, con tutta probabilità avrebbe potuto vincere. Per molti invece il fatto di avere costruito e installato un timone di fortuna in condizioni proibitive era da considerarsi un impresa, ed aveva innalzato il Citty Sark alla stregua di eroe. Il Capitano Moodie, al termine dell’avventuroso viaggio, a causa degli alterchi avuti con Robert Willis, fratello di Jock, rassegnò le dimissioni. Da quel momento, i comandanti che si alternarono furono diversi fra cui, James Smith Wallace, il quale fu il primo a saper sfruttare a pieno le potenzialità dei Cutty Sark riuscendo a coprire il percorso da Shanghai allo stretto di Sonda in soli 16 giorni. Ma le vicende che seguirono e che coinvolsero successivamente Wallace e il suo equipaggio, ebbero un epilogo ancora più tragico e culminarono col suicidio del comandante. Cosa assai triste che segnò ancora la sorte della nave per molti anni ancora, e che indusse Jock Willis a pensare che forse la leggenda della strega che inseguiva il cavallo di Tam o’Shanter, non fosse altro che una potenziale sventura che perseguitava la sua nave. Intanto per sopravvivere, il Cutty Sark, errabondo da un porto all’altro, si dedicò a trasportare un po’ di tutto specie lungo quelle rotte ancora sprovviste di carbone, dedicandosi più tardi al trasporto di lana dalla lontana Australia.
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