La Fregata classe Maestrale è la capoclasse di quattro Unità con identiche caratteristiche di costruzione navale le cui principali funzioni operative sono finalizzate alla lotta antisommergibile e alla scorta convogli però, è altrettanto vero che sono unità altamente versatili e quindi impiegabili anche in altri settori nello scacchiere del mediterraneo.
Il Maestrale, che deve il suo nome all’omonimo vento, chiamato anche Mistral, è un vento freddo che soffia da Nord-Ovest con regolarità e irruenza in determinati periodi dell’anno, proviene dalla Valle del Rodano sino al mare nostrum, esso è sospinto da Eolo, come viene simboleggiato nel Crest della nave dando così origine anche al suo motto così come il vento: “Veloce e Veemente” quasi a spronare la mente e l’azione di chi ne è partecipe. Questo è quanto ci viene tramandato dalla mitologia Greco-Romana e poiché, il dio dei venti, dimorava proprio nelle isole vulcaniche vicine alla Sicilia, così queste ultime sono chiamate Eolie.
La nave Maestrale, è stata costruita nei Fincantieri s.p.a. di Riva Trigoso e varata nel 1981,
Alcuni dati :
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Dislocamento: 3.040 t. a pieno carico
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Dimensioni:
123 m. lunghezza fuori tutto
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13 m.
larghezza alla sezione maestra
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Pescaggio:
4.20 m.
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Velocita
max. 35 nodi
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Ponte
di volo: superficie 330 mq.
Hangar con 2 Eli. AB 212 as
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Apparato
motore: 2 TAG Fiat-General Electric LM-2500
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2
Diesel Grandi Motori Trieste BL-230-20-DVM
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Potenza:
50.000 HP (36.765 kW); 11.000 HP (8.088 kW)
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Autonomia:
6.000 mg / alla velocità media di 15
nodi
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Potenza
elettrica: 3.120 kW
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Armamento:
4 rampe per missili Teseo Mk 2
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1
Lanciatore M(8) Albatros/Aspide
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1
cannone OTO da 127/54 mm automatico
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4-mitragliere
da 40/70 mm. antimissile Dardo automatiche
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2
lanciatori trinati per siluri antisom Mk 32
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2
tubi di lancio per siluri filoguidati da
533 mm
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1
lanciarazzi Sclar da 105 mm.
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Equipaggio: 24 Ufficiali e 200 tra Sott.li ed equipaggio
La costruzione dello scafo è stata costituita oltremodo, da diversi compartimenti stagni e il galleggiamento è assicurato anche se alcuni di essi fossero allagati consecutivamente. La stabilità della piattaforma del ponte di volo è assicurata da una coppia di pinne stabilizzatrici in grado di ridurre notevolmente il rollio. L'apparato propulsore è configurato su due assi con eliche a cinque pale orientabili di 4 m di diametro, il governo è assicurato quindi da due timoni sospesi di tipo semicompensato a comando elettro-idraulico e con un angolo di barra di 35° per lato, ciò consente una notevole manovrabilità, al punto che l’unità può ruotare intorno al proprio asse; inoltre la prora è del tipo a bulbo, ciò consente alla nave di mantenere più facilmente la rotta. Il Maestrale è anche la prima unità ad essere stata dotata con un sistema sonar trainabile, anche a basse profondità, ciò consente un miglior ascolto idrofono e, in proposito, molteplici sono anche le soluzioni che sono state adottate per minimizzare le vibrazione e o eventuali rumori che si possono propagare in mare, sempre al fine di migliorarne le caratteristiche di ascolto. Và sottolineato che molto è stato fatto per migliorare il sistema di difesa-offesa passiva nel settore della guerra elettronica. Altro sistema di difesa passiva di cui l’unità dispone, nel caso incontrasse una nube tossica, è quello di chiudere tutte le prese d’aria esterne e di riciclare l’aria al suoi interno mediante circolazione forzata purificandola attraverso speciali filtri e, sempre in merito a ciò, esternamente, l’unità stessa viene opportunamente lavata con acqua di mare nebulizzata ad alta pressione per eliminare eventuali scorie radioattive o, quanto meno, di ridurne l’effetto.
Alcune riflessioni personali:
…non da ultimo, bisogna al
fine sottolineare che dato la spazio, a volte esiguo nella vita di bordo, in
queste unità
la qualità della vita è stata notevolmente migliorata, come ad esempio: lo
spazio riservato ai quadrati, agli alloggi, alle comodità dei servizi e
quant’altro, tanto da rendere più sopportabili le lunghe navigazioni, anche
senza poter salire in coperta in caso di mare in burrasca; tutto ciò poi, và sicuramente inserito in un
contesto strettamente legato al regime di rapporti esistente fra i
colleghi che, devo dire, è sempre stato all’altezza delle migliori tradizioni
della Marina Militare.
Alcuni
dati tecnici sugli elicotteri dei quali ero tecnicamente responsabile in qualità di
Capo Hangar:
Elicottero
AB 212 as è costruito dalla Ditta
Agusta – Gallarate-MI è un velivolo nato sia per la caccia ai sommergibili, sia
per attacchi contro navi di superficie o altri obiettivi, oltre a ciò, può
essere impiegato per il recupero
naufrago o per trasporto di carichi tramite gancio-baricentrico.
Per
la sua operatività è un velivolo dotato di sonar di ricerca che può immergere
alle diverse profondità e, per la navigazione, è dorato anche di un radar di
scoperta, inoltre data la particolare strumentazione di cui dispone è in grado
di volare con ogni tempo.
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Peso complessivo: 5080 Kg. compreso
l’armamento
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Dimensioni: lunghezza
massima, con rotori in moto, 17,5 m..
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Lunghezza della cellula 14 m..
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Larghezza max.
2,70 m..
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Velocità max.: 110 nodi
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Motori:
2 tag
Pratt & Whitney (Canada)
PT6T-3 "Twin pack" da 1.290 shp.
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Armamento: 2 siluri Mk
44 o Mk 46. (in versione as)
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2 missili AS. 12 (in versione antinave)
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Equipaggio: 3-4 militari
(tra operatori e piloti)
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Autonomia: 3 hr./circa
( dipende dall’assetto di volo )
- 5 hr./circa ( con serbatoi supplementari )
Galleria fotografica
Schema della Nave Maestrale
Maestrale: elicottero in fase di appontaggio
Maestrale: rifornimento di carburante in moto
Maestrale: volo in formazione
Maestrale: AB 212 as in volo
Maestrale: aggancio del carico al gancio baricentrico
Maestrale: trasporto materiale con gancio baricentrico
Maestrale: operazione recupero naufrago al largo dell’isola d’Elba
Maestrale: Lancio missile aspide ( superficie – aria )
Maestrale: lancio siluro antisom Mk32
Maestrale: lancio missile Teseo (superficie – superficie)
Maestrale: pilota in assetto di volo
Maestrale: Auguri di Natale
mentre osserva dalla plancia i movimenti di prora.
Maestrale: in navigazione
a cura di Alessandro BELLOTTO