Mediterraneo origini storiche della Marina a cura di Alessandro BELLOTTO
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Le civiltà del mediterraneo |
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L'uomo, come è risaputo, trae le sue origini da quel lontano passato che si
perde nella notte dei tempi; ma ancor prima che egli incominciasse ad avventurarsi nei
meandri della sua storia, quando ancora i continenti andavano alla
deriva nella costante ricerca di una propria dimensione creando poi quella che oggi è conosciuta come la mappa del globo, proprio agli albori
di alcuni millenni or sono essi diedero origine, in un catino racchiuso di acque che fu poi battezzato col nome di
Mediterraneo, a quella che oggi è riconosciuta col nome di civiltà
primordiale. Il Mediterraneo...mai vi fu un mare che ebbe un eguale peso politico ed economico sulla storia delle genti, esso è stato un importante crocevia di migrazioni, di conquiste, di traffici, di commerci e di lacerazioni; ma fu anche un centro evolutivo di arti di culture di benessere e di ragioni; da questo luogo si può dire che sia partito il ceppo della prima storia conosciuta dell'uomo. Per la sua configurazione geofisica esso è racchiuso fra i lembi ravvicinati di continenti che si fronteggiano, e dove un'antica leggenda narra che l'uomo vi pose due colonne a guisa dei tempi, quale monito ( Non plus ultra ) tra l’oblioso baratro dell'ignoto che orbitava al di fuori, e la consapevolezza di una realtà conosciuta che si articolava al suo interno. Tutto questo fino a quando l'ingegno e l'evoluzione tecnologica e la stessa ansia di conoscere, non gli ha imposto ai nostri avi di varcare quel limite, e quando ciò avvenne, aldilà delle nuove barriere, incominciarono a scoprire le vere dimensioni del mondo in cui essi vivevano. Ecco da qui i viaggi e le scoperte, che portarono a ridimensionare le distanze e introdurre progressivamente al suo interno la consapevolezza di altre realtà, di altri nuclei, di altri interessi. Questo mare dunque, ha per molti versi contribuito a favorire il sovrapporsi di etnie differenti, di stirpi, di lingue, di razze, di religioni, di commerci, di ricchezze, di avventure e di poteri. Il grande Virgilio metaforicamente definì questo mare come una sorta di suolo marino, attraverso il quale il mondo si incamminò nella sua storia; esso fu un interludio cruciale di tre continenti che affacciandosi nelle sue epiche acque, hanno dato vita ad un tessuto collettivo che ha collegato, Europa Asia e Africa, in un confronto sociale e culturale sempre più proteso e subordinato a questo o all'altro stato. Sebbene questo antico crocevia si articoli nei vari bacini e si addentri fra le terre, dando la sensazione di dividerle, e al tempo, di unirle in un contesto universale dove il cammino degli scambi commerciali si sono avvicendati e sono cresciuti di importanza. Dalle prime vie tracciate dai Fenici, poi estese dai Cartaginesi, e ancora attraverso le espansioni Greche e Veneziane, sempre più si concretata la capacità di distinguerne i punti nevralgici, le cui coordinate hanno fornito ai marinai la capacità di disegnarne le mappe e le rotte più utili da seguire per allargare i propri contatti che, giorno dopo giorno, hanno dato poi vita al potere marittimo, legittimando l'espansione di tutti i paesi che in esso si affacciano. E questo evolversi cominciò ad uscire dai confini di Ercole e ad attirare gl'interessi di altri poteri marittimi, e non vi è stato o paese che non lo eserciti senza un deterrente di forza che allunghi il suo braccio oltre i suoi stessi orizzonti. Ebbene: proprio questo braccio di forza ha poi indotto l'uomo spingersi sempre più in là nel confrontarsi, a distruggersi, a conquistarsi. Negli anni, nei secoli e ancor prima nei millenni, le battaglie che si sono combattute in questo mare sono state innumerevoli, dense di eroismi e di strategie, e nulla è valso a chi fosse il vincitore tanto per lui, in mare, tutto si perde nella sua sconfinata estensione al disopra dell'uomo e ciò sarà sino alla fine dei tempi.
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