Le fregate americane del 1797 a cura di Alessandro BELLOTTO
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Il
capitano Stephen Decatur Dopo aver combattuto contro i corsari Tripolini nelle acque del mediterraneo, il capitano Stephen Decatur (foto 02) assunse il comando della fregata United States e nel febbraio del 1812 stazionava nelle acque di Norfolk; a quei tempi rientrava nelle etiche scambiarsi delle cortesie tra avversari, fu così che Decatur ebbe modo ospitare a bordo della sua nave il capitano John Surman Carden comandante della fregata Macedonian da 49 cannoni, naturalmente, durante il cavalleresco incontro non mancarono di scambiarsi le rispettive idee soprattutto nei riguardi delle proprie navi, a proposito delle quali, Carden, sosteneva che i pezzi da 24 Lb. della United States erano senz’altro inferiori a quelli della Macedonian pur essendo da 18 Lb. soprattutto, egli sosteneva che ai comandanti americani mancava una adeguata esperienza in fatto di combattimenti sul mare.
Se un giorno
noi ci dovessimo incontrare non come amici ma su fronti opposti, quali sostenitori
ciascuno del proprio paese e in ottemperanza ai propri
ordini, cosa sarebbe successo? Certo nel tono di questa affermazione vi
era molta ironia e molta aria di sufficienza, dato che Carden era molto più
vecchio di Decatur, il quale si limito a sorridere senza rispondere nulla.
Ma quando si dice destino, non si può mai dire dove ci può condurre, e così avvenne che i due capitani, più avanti nella storia, ebbero modo di rincontrarsi, e questa volta proprio su fronti opposti, da combattenti.
Il capitano John Carden a bordo della Macedonian salpò da
Porstmauth Inghilterra con l’ordine di raggiungere le indie occidentali,
mentre Decatur a bordo della United States stava incrociando
nell’Atlantico a caccia di mercantili inglesi o quantomeno di navi della
Royal Navy. Durante il suo trasferimento la Macedonian fece scalo a Madera; per le navi di sua Maestà questa era una tappa quanto mai ambita
per poter fare scorta di buon vino, e fu durante questo diporto, che
Carden venne a sapere della presenza di una fregata americana, la Essex,
al ché, gli fu ordinato di tenerla sotto controllo. Purtroppo per Carden
questa informazione non era esatta, ad ogni buon conto nell’intento di
intercettarla Carden fece rotta a sud-ovest verso il mare dei Sargassi,
proprio mentre Decatur si stava aggirando in prossimità di quelle acque così,
un bel giorno, alle prime ore del mattino, la vedetta della United States
avvistò una vela in direzione nord-ovest. Subito Decatur diede ordine di
disporsi per il combattimento e accostò in quella direzione. Carden
fece altrettanto e issò per primo le sue insegne. Decatur fece ridurre le vele di
gabbia e di mezzana per poter stabilizzare al meglio la nave e dare modo
ai cannonieri di essere più precisi nel tiro e issò a sua volta i
colori americani.
A questo punto è quasi d’obbligo riportare un singolare episodio
a proposito di uno dei mozzi della United States, il più giovane dei
provveditori. (l’incarico di provveditore era di norma assegnato ai
mozzi e consisteva nel rifornire le postazioni dei cannoni delle cariche
necessarie) Jack Creamer, di soli 10 anni, era imbarcato più come
mascotte che per altro, figlio di un marinaio morto a bordo, si adoperava
per essere in qualche modo utile. Dunque, questo piccolo personaggio fu condotto
dal capitano perché aveva una richiesta che voleva fosse soddisfatta
immediatamente ovvero: “chiedeva di essere inscritto regolarmente nei
registi di bordo prima del combattimento”, Decatur dall’alto del
suo cappello di paglia che indossava sempre quando era per mare, guardò
il ragazzo e gli chiese quale fosse il motivo di tale richiesta. “Perché
voglio la mia parte di bottino per la nave che stiamo per catturare”.
La risposta fece sorridere Decatur che accettò di buon grado una
richiesta tanto sincera e fatta nella più assoluta convinzione
sull’andamento immediato delle cose.
...ma torniamo sul ponte di comando; i primi colpi di assaggio per calcolare la distanza furono sparati
da entrambe le fregate che oramai erano giunte a portata di tiro.
Quello che avvenne nel corso dei successivi 90 minuti è riportato
come un massacro, le continue bordate che investivano la Macedonian
avevano una precisione tale che sembrava inverosimile, solo pochi andarono
a vuoto e ciò avveniva ad un ritmo così incalzante da stupire gli
ufficiali inglesi, Carden aveva dovuto ricredersi sulla efficacia dei
cannoni americani, peccato che lo fece troppo da vicino e solo allora si
rese conto del suo errore nell’attaccare la United States, tentò allora
di
portarsi al vento ma non vi fu nulla da fare, le gabbie di trinchetto di
maestra erano stati abbattuti e buona parte dei cannoni era fuori uso ivi
compreso gran parte del suo equipaggio. La United States manovrò e si
portò a poppa della nave avversaria continuando a fare fuoco con le sue
carronate da 42 Lb. Improvvisamente Decatur cessò il fuoco e si allontanò,
sembrava quasi una fuga, questo alleviò un poco gli inglesi. Nel silenzio
che seguì a bordo della Macedonian si sentivano solamente i lamenti dei
feriti seguiti da qualche urlo di gioia nel vedere la fregata americana
allontanarsi. Fu una illusione, un’ora più tardi la United States era
di ritorno ed aveva già riparati i pochi danni che aveva subito. A questo
punto a Carden non rimaneva che ammainare le insegne in segno di resa.
La grande amarezza che provò il capitano Carden per questa
bruciante sconfitta era a dir poco, immensa. Oltre ad avere perso la nave
il suo più grande rammarico era quello di essere stato il primo
ufficiale della Marina Britannica ad essersi arreso ad un americano.
“Non è vero” disse Decatur, già prima di voi la Guerriere ha
ammainato le sue insegne. Carden pur se stupito dalla notizia sembrò
rasserenarsi un pò.
Le previsioni del piccolo Jack Creamer si avverarono e Decatur
commosso si rivolse al piccolo mozzo: “bene Jack, abbiano catturato la
preda come tu avevi previsto, se riusciamo a portarla in patria la tua
parte sarà di almeno 200 dollari, cosa ne farai di tanto denaro”?
Signore, gli rispose il ragazzo:
“metà lo spedirò a mia madre,
l’altra metà pensavo di utilizzarli per i miei studi”, Decatur rimase
talmente colpito da questa affermazione che a loro rientro si prodigò al
fine che Jack potesse iscriversi alla Accademia Navale, e così fu.
Il 1 Gennaio del 1813 la Macedonian entrò nel porto di New York
scortata dalla United States e fu un tripudio di saluti, un giornale
locale scrisse tra le altre cose: - è il regalo di Natale del
vecchio Nettuno –
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