Lezione prima a cura di Alessandro BELLOTTO pag. 3 | ||
Concetto di nave e la sua galleggiabilità | ||
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- il principio fisico, valutando alcuni aspetti possiamo osservare che: se prendiamo in considerazione in tronco di legno, esso galleggia a prescindere dalla sua forma ma semplicemente per la differenza di peso specifico (Ps) con l’acqua; lo stesso succede con un qualsiasi oggetto. Ma se prendiamo in considerazione un pezzo di ferro, questi, posto in acqua sicuramente se ne va a fondo rapidamente perché ha un Ps superiore a quello dell’acqua. Però se noi prendiamo in nostro pezzo di ferro e lo plasmiamo e gli diamo una forma, quindi un volume, ecco che le cose cambiano, ed è allora che si manifesta il principio fisico che permette a quel pezzo di ferro di galleggiare. Tale principio fisico così si enuncia: “un corpo immenso nell’acqua, riceve
una “spinta” verticale dal basso verso l’alto, pari al peso del volume del
liquido spostato” Questo fenomeno, come si dice, è antico quanto lo è il mondo e lo possiamo vedere dalla storia: i Fenici ad esempio, essi navigavano nel mediterraneo fin dalle antichità, oppure i Greci, che partirono alla volta di Troia per muovervi guerra, trasportando con le loro navi gli eserciti i vettovagliamenti e tutto il resto, (questo lo possiamo anche considerare come un primo esempio di sbarco per condurre una invasione…un po’ come hanno fatto gli alleati nella seconda guerra mondiale con lo sbarco in Normandia) or bene, tutto ciò avveniva quindi ancora prima che Archimede ne studiasse gli effetti e lo enunciasse. Infatti oggi è conosciuto come: “IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE”
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