Il pilota |
4 di 4 |
Dopo il "passaggio macchina" inizia la delicatissima fase della formazione e delladdestramento allimpiego tattico del velivolo; infatti fino a questo momento i piloti provenienti dalle scuole A.M, non hanno mai effettuato missioni a bordo di elicotteri navali, mentre quelli giunti dagli U.S.A. le hanno svolte in misura minima e secondo gli standard americani. Invece in questa fase tutti i piloti devono imparare ad utilizzare lelicottero secondo la dottrina dimpiego del mezzo ad ala rotante elaborata dalla Marina Militare in base alle particolari esigenze della propria flotta, un patrimonio unico sviluppato in quarantanni di esperienze. La fase teorica-dottrinale della loro formazione avviene a MARICENTADD, il Centro Addestramento Aeronavale della Marina Militare di Taranto, dove trascorrono circa un mese studiando tutte le tattiche dimpiego del mezzo ad ala rotante. In seguito fanno ritorno a MARISTAELI Catania, dove lUfficio Corsi cura il loro addestramento che avviene sempre sugli elicotteri dei due GRUPELICOT della base ed avvalendosi anche della collaborazione delle unità della vicina Stazione Navale di Augusta. E' un intenso ciclo di operazioni con difficoltà crescente che comprende tutte le missioni operate tradizionalmente dagli elicotteri della Marina Militare: ASW, ASUW e SAR. Al termine di questa fase il pilota consegue una "Limited Combat Readiness" (LCR) e viene inviato al Reparto di destinazione dove continuerà laddestramento e, dopo un periodo di imbarco su una nave, diventerà "Combat Ready" (CR) acquisendo in particolare labilitazione "Bravo" per i decolli e gli appontaggi diurni e notturni su unità navali. In seguito continuerà la sua attività prevalentemente presso le MARISTAELI o nellambito dei Servizi Volo delle unità navali, o anche in altri Enti/Reparti della Forza Armata, comunque andando sempre ad effettuare i predeterminati periodi di imbarco per ricoprire gli incarichi propedeutici al passaggio di grado. |