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Vascelli da guerra a cura di Alessandro BELLOTTO
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Conclusioni storiche Se in termini di potere e di territorialità, queste due grandi potenze marittime avevano dimostrato la loro capacità combattiva, entrambe, avevano anche acquisito qualcosa di importante ovvero: l'esperienza di combattere sul mare. Entrambe avevano appreso quella che si potrebbe definire "la scienza della guerra in mare" messa al servizio della mente geniale. Nel mettere a punto la scaltrezza di combattere, esse hanno al contempo affinato l'utilizzo e ottimizzato la trasformazione della nave da combattimento, escludendola e distinguendola definitivamente dal naviglio mercantile. Il vascello dunque, doveva essere un deterrente tipicamente dedito a combattere e più si definivano i suoi ruoli, dando importanza all'addestramento e più si accresceva la sua misura in fatto di superiorità bellica. Per salvaguardare i propri interessi commerciali, ognuna di queste Nazioni, col tempo aveva compreso l'importanza di effettuare una scorta adeguata ed efficace ai convogli mercantili, ma oltre a ciò, esse avevano anche scoperto l'importanza di come si poteva trasbordare sul suolo nemico, la propria aggressività, allungando il braccio del potere marittimo. L'evoluzione e l'innovazione del nuovo Vascello da Guerra, accompagnato dalle nuove tattiche marinare, aveva potenziato l'aggressività delle rispettive flotte per oltre due secoli, sino a quando la genialità di Nelson, non apporterà ulteriori tattiche di combattimento, come ebbe a dimostrare nella famosa battaglia di Trafalgar. Orazio Nelson, oltre a dimostrare di essere un grande marinaio, prima ancora di essere un ufficiale, dimostrò di essere un gentiluomo e per le sue capacità, un genio militare dell'arte combattiva navale. Ma quale può essere la conclusione ultima sulle vicende di cui abbiamo narrato. Come allora e negli anni che vi seguiranno, mai le tecnologie avranno uno sviluppo così rapido come quando, di fronte alle aggressività proprie o degli altri, la necessità stimola la mente e aguzza l'ingegno e mai, come nei momenti di assoluta avversità, si scopre che nell'uomo, capacità e abnegazioni, si celano dentro ogni essere come non mai. Se solo la mente umana riuscisse a comprendere che la pacifica collaborazione, costituirebbe l'unica vera modalità nel conseguire ii benessere generale, scoprirebbe quanto grande è questo vecchio e affascinante mondo. Queste due grandi Nazioni, di cui abbiamo narrato, pur sapendo che nei mari e negli oceani del mondo vi era spazio per tutti, per la cupidigia o l'interesse di pochi, si sono combattute per anni senza raggiungere uno scopo preciso, se non quello di sottolineare la stupidità umana... come del resto il genere umano ha sempre continuato a fare.
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