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Autore
Alessandro F. Kineith
Copertina morbida - Formato 14x21 - bianco e nero - 288 pag.
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Sulle rive del lago Champlain
Questa volta il tratto di penna di Alessandro F. Kineith s’inoltra nelle vicende degli amerindiani, che fra il XVIII e XIX secolo, sono stati bersagliati e insidiati dal continuo incalzare dei coloni che si sono riversati nei loro territori di caccia, spesso abusivamente, contrastando sempre più l’esistenza stessa di un popolo che per millenni era vissuto in pace secondo le ataviche tradizioni tribali, assoluto beneficiario di una terra selvaggia e quanto mai ricca di vitali sostentamenti. Tuttavia in questo contesto storico, si sono inserire le diatribe fra le diverse fazioni dell’uomo bianco per il possesso del territorio medesimo, che si estendeva fra i monti Appalachi e il Mississippi, vicende che inevitabilmente hanno finito per coinvolgere gli Yankee d’America e gli Inglesi del Canada in un conflitto dai risvolti imprevedibili. Se da un lato i primi confidavano di potersi allargare ancor più verso Nord conquistando la regione dei Grandi Laghi, dall’altra i sudditi di re Giorgio speravano di riconquistare almeno una parte del terreno perduto; cosicché attraverso l’antica via d’acqua del Richelieau river e sulle rive del Lago Champlain si è svolta una cruenta battaglia che Kineith ha saputo descrivere con puntualità, coinvolgendo nella vicenda due cacciatori di pellicce, portatori di antiche leggende sulla vita dei Trapper.
